Effetto WOW: come ottenerlo con un "semplice" gadget? - Sercom Skip to main content

Spesso ci si focalizza in modo particolare sul prodotto. Si ha in mente un oggetto in particolare per tradizione o gusto personale. Ciò porta ad un rischio reale: quello di regalare al nostro utente un gift che, però, non parla di noi.
Il gadget aziendale deve parlare dell’azienda, ai clienti dell’azienda, con il linguaggio dell’azienda. Far parte dunque di una struttura più complessa, che si interseca con il piano marketing ma anche con quello commerciale.

L’obiettivo prima di tutto.

Il gift aziendale non è il fine ma è il mezzo, tramite il quale raggiungere i propri utenti, e stimolare in loro un ricordo ed un’attitudine positiva nei confronti del brand. Ecco perché, per scegliere al meglio il gadget ed amplificarne l’efficacia, è necessario prima di tutto stabilire qual è il nostro obiettivo. Chi vogliamo raggiungere? Perché? Entro quando o in che occasione?

effetto wow - neurogadget Sercom

A bocca aperta.

E’ proprio qui l’ingrediente segreto: l’effetto WOW. Non è solo il materiale innovativo, non la forma sorprendente, non la funzionalità. E’ la coerenza all’interno di un piano di comunicazione, è il riconoscere l’oggetto come parte integrante del brand. E’: mai più senza. E’ il gadget che si fa portavoce di un’identità e di un messaggio, che colpisce emozionalmente il nostro target, partendo dal cuore… ed arrivando alla mente.

La mission.

E’ diventata per noi una vera e propria filosofia aziendale non portare l’attenzione sul prodotto ma sull’emozione che l’azienda nel suo complesso regala. Ciò su cui vogliamo puntare è il dettaglio dell’esperienza che si compie quando si entra in contatto con un marchio.

Gadget WOW starter pack.

Strumenti… ma quali strumenti? Non esiste un set preconfigurato che ci consenta di trattare ogni cliente allo stesso modo, e nemmeno ogni brief potrà mai essere identico, ma una cosa è certa. Il gadget WOW ha una caratteristica imprescindibile: colpisce in modo inequivocabile il cervello rettile, quella parte del cervello responsabile del processo decisionale.

Il cervello rettiliano: colui che decide

Ebbene si. Per fare marketing e promozione è necessario conoscere anche il corpo umano. O, per meglio dire, i meccanismi percettivi del corpo umano. Ecco che le neuroscienze accorrono in nostro aiuto, dividendo il cervello in tre parti, di cui prenderemo in esame solo quella che vogliamo colpire. Il cervello rettiliano. Conoscerlo per sapere come sorprenderlo. Il cervello rettiliano è egocentrico, interessato unicamente al proprio benessere e a ciò che lo riguarda. E’ concreto, poiché cerca continuamente ciò che gli è familiare e risulta facilmente riconoscibile. Di un percorso memorizza l’inizio e la fine, dimenticandosi rapidamente di ciò che sta nel mezzo.

effetto wow - neurogadget Sercom

E quindi?

Quindi ecco il gadget WOW. Human centered, è reale e quindi ha dimensione concreta, ed è l’ultimo step di un percorso comunicativo. Risponde perfettamente a ciò che il cervello rettiliano chiede.

Creare un’esperienza di vendita personalizzata

Il gadget fine a se stesso non rappresenta più il core business della nostra azienda, sebbene esistano ancora clienti affezionati al regalo come semplice “pensiero”, anche se finirà in un cassetto o verrà usato come “acchiappa polvere”. Non più quindi semplici prodotti ma gadget WOW: creano nell’utente finale un’esperienza da vivere, un nuovo modo di fruire i valori del brand. Riconoscerli e toccarli con mano, viverli e ricordarli. Sorridere e ricominciare!
Non più la solita sorpresa che dura pochi istanti. Parliamo di un valore aggiunto per l’azienda che riesce a far sopravvivere nel tempo il proprio messaggio. Parliamo del ricordo di qualcosa di tangibile e studiato apposta per l’utente. Parliamo di attenzione, di cura, parliamo A LORO.