2022: i trend di un anno phygital Skip to main content

Prima di osservare le prospettive dei gadget nel 2022, è fondamentale definire l’attuale as-is. Tra le fonti da cui prendere spunto spicca ovviamente il report Dove va il mondo del gadget. Nella più grande opera scientifica italiana sul neuromarketing applicato alla PTO (scaricalo gratuitamente qui), gli esperti di Sercom, IUSVE e Istituto del marketing scientifico offrono un’approfondita ricerca di mercato sull’industry del gadget.

PTO, opinioni a confronto

Il report raccoglie anche le risposte del campione (rappresentativo del business italiano) alle principali questioni sulla PTO. È interessante notare come il 41% degli intervistati attribuisca ai gadget un ruolo strategico o di elemento stabile nella propria azienda. Per quanto riguarda invece gli obiettivi di business della PTO, il 25% degli intervistati vuole dare maggiore visibilità e riconoscibilità al brand, il 17% mira a fidelizzare la clientela attuale (brand loyalty) e il 13% desidera creare senso di appartenenza in azienda.

Il mercato del futuro

Le prospettive sul futuro del gadget entro il 2023 sembrano più rosee che mai. Solo il 25% dei partecipanti alla ricerca prevede una riduzione degli eventi e, di conseguenza, dell’uso dei gadget correlati. Nel restante 75% c’è chi sostiene che gli oggetti promozionali continueranno a supportare la rete commerciale, che avranno sempre più importanza nella fidelizzazione o nel brand positioning e che saranno decisivi nell’acquisizione di nuovi clienti.

2022, orizzonti molto phygital

Il 2022 si prospetta come un anno segnato da un netto rimbalzo e consolidamento economico, come suggerito anche dai principali macro-indicatori del settore. Tutto ciò dovrebbe portare a un maggior volume di investimenti anche in attività promozionali, in contrazione nei primi 12-18 mesi del periodo pandemico.

Ma i primi segnali di crescita sono già visibili nelle ultime settimane del 2021. E, come molti addetti ai lavori prevedevano, emerge con decisione il ruolo del phygital nelle dinamiche di marketing. Ad esempio, secondo l’European Field Marketing Partners, nella stagione delle Feste natalizie 2021 aumenterà il peso specifico del phygital nei trend del retail. I clienti cercano combinazioni esperienziali che uniscono la convenienza dell’e-commerce e il piacere dell’acquisto in-store. Per riportare gli acquirenti nei negozi, sempre più player adottano perciò QR code o nuovi supporti per comunicare il brand e approfondire la customer experience.

Nuove connessioni con i clienti

Sharat Potharaju, CEO di Mobstac e membro del Forbes Business Council, ha recentemente confermato come il phygital sia già uno status quo in molte realtà di mercato. Secondo Potharaju, tutto ciò è reso oggi possibile dai tool omnichannel utilizzati nel marketing: geofencing, cookies o QR code. E proprio i QR code possono essere un esempio esaustivo dei nuovi trend phygital: Juniper Research stima che, entro la fine del 2022, verranno utilizzati oltre 5,3 miliardi di QR code da smartphone solo negli USA. Al contempo, aumenterà il numero di esperienze phygital alla portata dei consumatori: Realtà Aumentata, negozi cashier-less (vedi AmazonGo) o tecnologie NFC sempre più efficaci (studio SDA Bocconi).

Senza dimenticare, tuttavia, l’interazione umana con il brand: un recente sondaggio di PwC segnala che l’82% dei consumatori USA e il 74% dei consumatori non-USA ritiene determinante l’interazione umana a fianco dei touchpoint digitali nei rapporti di acquisto con un brand.

I gadget del 2022

Tornando a parlare strettamente di gadget brandizzati nel 2022, si prospetta una conferma di quelli più richiesti quest’anno. Anche se perderanno terreno i gadget più affini alla contestuale situazione pandemica (mascherine o gel), alcuni degli ultimi trend rimarranno quindi immutati. Proprio come i prodotti promozionali rispettosi dell’ambiente, shopper personalizzate in materiale ecosostenibile, chiavette USB (ormai preferite alle power bank), borracce termiche e articoli per lo smart working. Non mancheranno infine i cappellini, le t-shirt stampate (conservate dagli utenti per una media di 14 mesi) o i capispalla promozionali (conservati per circa 16 mesi e con 6.100 impression generate ad articolo).

Se per il tuo brand desideri però creare un gadget su misura e scientificamente efficace per il tuo target, Sercom ha la soluzione tailor-made per te. Scopri subito le potenzialità uniche del neurogadget e goditi i vantaggi del neuromarketing applicato alla PTO.