Chi è Marco Zaffignani - Sercom - Sercom Skip to main content

Due chiacchiere con il Direction Manager

Di origini piacentine, dopo gli studi di ragioneria, Marco decide di dedicarsi al marketing frequentando corsi specializzanti in Italia e all’estero.
Dopo un’esperienza formativa di 6 mesi a Manchester, rientra in Italia entrando a far parte della società Ser.Com, di cui è socio assieme ai fratelli Manuel e Monia. In Ser.Com. ricopre attualmente il ruolo di Direction Manager, gestendo i rapporti commerciali e coordinando tutte le attività dell’azienda. Sempre attivo nel campo dell’innovazione, fa parte di Confindustria Giovani Imprenditori, con l’obiettivo di creare nuove opportunità per le nuove generazioni.

Buongiorno Marco, dopo la vostra presenza come Exhibitor alla scorsa edizione, Ser.com ha raddoppiato gli eventi Richmond nel 2019, confermando la partecipazione sia al Richmond Marketing forum che al Procurement Director forum che organizzeremo a novembre. Immagino che abbiate apprezzato il format. Quali sono, secondo la vostra esperienza, i suoi punti forza?
Sicuramente la possibilità di incontrare e interfacciarsi con aziende ed esperti di settore. Poterlo fare seduti ad un tavolo dà la possibilità di creare nuove sinergie, che nascono dal confronto costruttivo e stimolante degli incontri one to one. Le aziende sono fatte di persone, con caratteri ed interessi: pensiamo sia molto importante conoscersi per poter lavorare bene insieme.

Con l’utilizzo massivo delle nuove tecnologie e dei social, sono cambiati molti scenari nella comunicazione tra cliente e brand. Quale utilità assumono in questo contesto il gadget aziendale e il merchandising per il proprio marchio? Quali strategie suggeriresti di adottare alle aziende che desiderano avvalersi di questo strumento?
I social network hanno reso tutto, da una parte, molto più veloce, dall’altra molto più competitivo. Le informazioni possono arrivare talmente veloci che il rischio è poi quello che vengano “perse nella folla”.
Dal punto di vista del merchandising promozionale, pensiamo che i canali social possano sicuramente dare risonanza a ciò che l’azienda sceglie di realizzare. È molto importante, però, che il gadget aziendale sia sostenuto da una comunicazione efficace e coerente e viceversa.
Ciò che deve essere chiaro, e deve trasparire da ogni mezzo di comunicazione dell’azienda, è il messaggio ed i valori che l’azienda vuole trasmettere.
La strategia è dunque una sola: studiare un piano marketing in cui le attività siano tutte studiate e concatenate.
Il gadget è uno strumento fondamentale in un marketing mix vincente.

Perché un cliente dovrebbe scegliere di affidare a voi la promozione del proprio brand? Quali sono i vostri punti di forza?
Ciò che ci piace proporre ai nostri partner è un servizio su misura, lavorando non a catalogo, ma individuando soluzioni innovative sulla base delle necessità del cliente.
Non parlerei dunque solo di gadget, ma di un pacchetto completo che permetta al cliente di risparmiare tempo (il tempo della ricerca e selezione dei gadget possibili) e di trovare, partendo dai propri valori e dall’immagine del proprio brand, kit promozionali significativi ed efficaci.
Il servizio che offriamo non si ferma qui: il nostro team affianca il cliente dalla scelta alla realizzazione fino alla distribuzione.

Quali sono i gadget più richiesti in questo momento e quali tendenze prevedi nel prossimo futuro?
Il settore hi-tech è sicuramente uno di quelli più gettonati, perché versatile e applicabile a diversi tipi di target.
Stiamo proponendo molto la personalizzazione Led, una lavorazione particolare che combina l’incisione alla stampa e permette di avere una resa davvero incredibile di loghi e grafiche su oggetti di utilità quotidiana come multicavi, charger ad induzione e supporti smartphone.
Ciò che sta invece prendendo sempre più piede negli ultimi mesi è il settore eco-friendly: dai prodotti 100% riciclati a quelli che sfruttano l’energia solare, in un’ottica di rispetto per l’ambiente e risparmio energetico.

Gli eventi di Richmond Italia cercano di privilegiare un approccio Human2Human attraverso l’incontro di professionisti ma soprattutto di “persone”. Secondo te quali sono le qualità “personali” che un professionista del settore marketing e comunicazione deve assolutamente possedere?
Empatia. Prima di tutto. Un comunicatore deve essere in grado di assumere diversi punti di vista dal suo, e sentire proprie le sensazioni, i bisogni ed i desideri di chi ha di fronte. Ciò è essenziale per la buona riuscita di un progetto e per la creazione di una partnership duratura.

Come immagini il Marketing Manager del futuro? Tre aggettivi che useresti per descriverlo.
Il marketing manager del futuro dovrà essere in grado di trovare e selezionare partner (non li chiamerei più fornitori) strategici che gli diano supporto e valore aggiunto. La parola marketing sarà sempre più “piena” ed “abusata”. Saper affidarsi e fidarsi del proprio partner sarà sempre più importante. In tre aggettivi: informato, creativo e collaborativo.

Grazie per la tua disponibilità Marco!
Ci vediamo a Rimini dal 12 al 14 Maggio.